Mass media, new media e società delle reti.
La comunicazione multimediale
Corso di Laurea in Comunicazione, Media & Pubblicità
IULM, Sede di Milano
Anno accademico 2019-2020
Matteo Bittanti
Trailer
Introduzione
Programma
Mass media, new media e società delle reti. La comunicazione multimediale esamina la relazione tra media, arte, cultura e società attraverso l’analisi e la discussione di alcuni testi chiave appositamente selezionati per stimolare, ispirare e provocare. Gli studenti apprenderanno che i media formano un complesso sistema di forze interconnesse all’interno del quale le innovazioni tecnologiche, le dinamiche economiche, i canoni estetici e le istanze etiche generano una dialettica irrisolta. Il corso analizza concetti chiave nell’ambito dei media studies – tra cui medium, aura, spettacolo, tecnologia, sguardo, simulacro, utopia, controllo, sorveglianza, industria culturale, rimediazione e premediazione – grazie alle cornici interpretative fornite da studiosi internazionali. Oggetto dell’analisi sono i processi di produzione, distribuzione e consumo di contenuti e conoscenze, idee e immagini; il rapporto tra trasparenza e opacità; media, messaggi, messaggeri e metafore; l’ascesa delle industrie creative e culturali; gli effetti e l'influenza dei media; lo statuto delle immagini nell’era analogica e digitale; interattività, multimedialità, rimediazione e premediazione. Il corso pone agli studenti una serie di domande. Le due più importanti sono: Come usiamo i media? Come siamo usati dai media?
Metodi didattici
Mass media, new media e società delle reti. La comunicazione multimediale si articola attraverso una serie di lezioni frontali (lectures) ed è integrato da discussioni, proiezioni di documentari, lungometraggi e cortometraggi. Al corso in presenza fisica è affiancato un ambiente e-learning di apprendimento online per la condivisione delle risorse e per la discussione in remoto dei temi affrontati. Ogni lezione introduce una specifica problematica attinente ai media, illustra le teorie formulate da uno studioso, e, nel contempo, ne testa l’efficacia introducendo nuove istanze che richiedono un attento scrutinio da parte degli studenti.
Possibili applicazioni delle competenze apprese
Completando con successo il corso, gli studenti acquisiranno competenze diversificate, tra cui la capacità di:
- Identificare ed analizzare alcuni temi chiave dei media studies;
- Comprendere alcuni aspetti fondamentali della relazione tra media, società, tecnologia e cultura;
- Riconoscere ed applicare approcci interpretativi efficaci per l’analisi di fenomeni complessi;
- Vagliare, classificare e organizzare vaste quantità di informazioni;
- Confrontare le differenti strategie retoriche adottate da autori differenti;
- Applicare uno o più metodi di ricerca sui media per finalità critiche e/o creative;
- Individuare e rispettare le differenze di classe, gender e razza nei processi comunicativi;
- Modificare la propria dieta mediale se opportuno;
- Progettare nuovi tipi di contenuti o modalità di accesso e distribuzione, facendo tesoro delle suggestioni offerte dagli autori discussi durante il corso;
- Prestare attenzione, formulare domande, cercare risposte, argomentare in modo convincente.
Modalità di verifica dell’apprendimento
L’esame verte sui testi e sugli argomenti affrontati nel corso e consiste in una prova scritta che mira a verificare l’effettiva comprensione dei concetti chiave discussi durante il corso e la capacità degli studenti di applicare le conoscenze apprese.
La prova consiste in un test al computer a risposta multipla/domande chiuse della durata di trenta minuti. La prova si tiene in uno dei computer lab dell’università. Il punteggio massimo conseguibile è 30/30 (trenta trentesimi). (Risposta corretta: 1 punto; risposta errata/non data: 0 punti).
Durante la prova scritta – oltre agli appunti – è vietato l’uso di telefoni cellulari/smartphone e altri dispositivi elettronici: il ricorso a queste apparecchiature comporta l’immediato annullamento dell’esame. Prima di iniziare la prova scritta, borse, zaini, libri, laptop, cellulari, portafogli etc. degli studenti verranno collocati ai bordi dell’aula. Sono previste penalità per i candidati che comunicano tra loro durante la prova scritta: da un minimo di 2 punti fino alla sospensione da uno o più appelli.
Orario ricevimento studenti
Il docente riceve gli studenti nel suo ufficio ogni mercoledì dalle ore 13.30 alle ore 15.30.
Si consiglia di prenotare sempre un appuntamento inviando un messaggio email.
Bibliografia
È disponibile una dispensa presso la Libreria LUMI della IULM che include tutti i testi previsti ad eccezione di due volumi (Marshall McLuhan, Il medium è il massaggio e Angela Nagle, Contro la vostra realtà. Come l’estremismo del web è diventato mainstream) che vanno reperiti separatamente.
Testi obbligatori (in ordine sequenziale, non alfabetico)
Bernays, E., Propaganda. L’arte di manipolare l’opinione pubblica, Piano B, Milano 2017 (solo le seguenti parti: “Dare forma al caos”, pp. 9-18; “La nuova propaganda” pp. 19-30; “La psicologia delle pubbliche relazioni” pp. 45-58; “Propaganda e leadership politica”, pp. 87-109; “I meccanismi della propaganda” pp. 142-150”).
Benjamin, W., “Piccola storia della fotografia”, in Id., A. Pinotti, A. Somaini (a cura di), Aura e choc. Saggi sulla teoria dei media, Einaudi, Torino 2012, pp. 225-243.
Benjamin, W., “Mickey Mouse” in Id., Mickey Mouse, Il Melangolo, Milano, 2014, solo p. 37.
Benjamin, W., “L’opera d’arte nell’era della sua riproducibilità tecnica”, in Id., A. Pinotti, A. Somaini (a cura di), Aura e choc. Saggi sulla teoria dei media, 2012, Einaudi, Torino 2012 pp. 17-73 (note comprese). [teoria della distrazione]
Adorno, T. e Horkheimer, M., “L'industria culturale” in Id., Dialettica dell’Illuminismo, Einaudi, Torino 2010 [1944], pp. 126-180.
McLuhan, M., La sposa meccanica, Sugarco Edizioni, Varese, 1996 [1951] (Solo i seguenti saggi: “Introduzione”, pp.11-14; “Libertà d’ascolto” pp. 47-52; “Come non offendere”, pp. 123-127; La catena di montaggio della dea-amore”, pp. 186-194; “La sposa meccanica”, pp. 195-203).
McLuhan, M., Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano 2005 [1964] (Solo le seguenti parti: pp. 1-57 e pp. 66-84).
McLuhan, M., L’uomo e il suo messaggio. Le leggi dei media, la violenza, l’ecologia, la religione, Sugarco Edizioni, Varese, 1989 [1967] (Solo i seguenti saggi: “Le leggi dei media”, pp. 146-151; “Un mosaico McLuhan”, pp. 27-31).
McLuhan, M., Il medium è il massaggio, Edizioni Corraini, Mantova, 2011 [1967]. lettura integrale
McLuhan, M., Il punto di fuga. Lo spazio in poesia e pittura, Sugarco Edizioni, Varese 1994 [1968] (Solo il seguente saggio: “Una nota sulla televisione a colori”, pp. 282-283).
MacDonald, Dwight, Masscult e Midcult, Piano B, Milano, 2017 (solo le seguenti pagine: pp. 15-78).
Eco, U., Apocalittici e integrati, Milano, Bompiani 2001 [1964], (solo le seguenti pagine: pp. 3-64).
Eco, U., Sulla televisione. Scritti 1956-2015, a cura di G. Marrone, La nave di Teseo, Milano 2018 (Solo il seguente saggio: “Per una guerriglia semiologica”, pp. 121-131).
Debord, G., La società dello spettacolo, Massari, Viterbo 2002 [1967] (Solo le seguenti parti: “La separazione compiuta”, “La merce come spettacolo”, pp. 51-74; “Il tempo spettacolare”, pp. 139-149).
Hall, S., “Codifica & decodifica del discorso televisivo”, in Id., Il soggetto e la differenza. Per un’archeologia degli studi culturali e postcoloniali, Meltemi, Roma 2006 [1973, 1980], (solo le seguenti pagine: pp. 33-50).
Berger, J., Questione di sguardi, Il Saggiatore, Milano 1998 [1972] (Solo le seguenti parti: capitolo 3, pp. 47-66; capitolo 7, pp. 131-158).
Mulvey, L., “Piacere visivo e cinema narrativo”, in Cinema e piacere visivo, Bulzoni, Roma 2013 [1975], (solo le seguenti pagine: pp. 29-44).
Sontag, S., Sulla fotografia, Einaudi, Torino 2004 [1977]. (Solo i seguenti saggi: “Nella grotta di Platone”, pp. 3-21; “Vangeli fotografici”, “Il mondo dell’immagine”, pp. 99-156).
Fontcuberta, J., La furia delle immagini. Note sulla postfotografia, Einaudi, Torino, 2016 (Solo i seguenti saggi: “L’opera d’arte nell’epoca dell’adozione digitale”, pp. 45-54; “La danza selfica”, pp. 77-118).
Baudrillard, J. in Id., “L’ordine dei simulacri” in Id., Lo scambio simbolico e la morte”, Feltrinelli, Milano, 1992 [1976] (solo le seguenti pagine: capitolo 2, pp. 61-98)
Baudrillard, J., “La precessione dei simulacri” in Id., Simulacri e impostura. Bestie, beaubourg, apparenze e altri oggetti, Pgreco, Milano 2008 [1981], pp. 59-109;
Baudrillard, J., America, SE, Milano 2016 [1986] (Solo i seguenti saggi: “America siderale”, “L’utopia realizzata?”, pp. 37-115).
Postman, N., Divertirsi da morire. Il discorso pubblico nell’era dello spettacolo, Genova, Marsilio 2003 [1985] (Solo i seguenti saggi: Capitolo 1, “Il mezzo di comunicazione è la metafora” pp. 17-30; Cap. 2, “L’epistemologia dei mezzi", pp. 31-40; Cap. 6, “L'era dello spettacolo”, pp. 103-120; Cap. 11, “La profezia di Huxley”, pp. 182-190).
Manovich, L., Il linguaggio dei nuovi media, Edizioni Olivares, Roma 2001 (“Solo le seguenti parti: “Le forme”, pp. 266-347).
Grusin, R., Bolter, J.D., Remediation. Competizione e integrazione tra media vecchi e nuovi, Guerini & Associati, Milano 1999, pp. 25-116.
Grusin R., “Premediation”, in Id., A. Maiello (a cura di), Radical Mediation. Cinema, estetica e tecnologie digitali, Pellegrini, Cosenza 2017, pp. 91-136.
Nagle, A., Contro la vostra realtà. Come l’estremismo del web è diventato mainstream, Luiss University Press, Roma, 2017. lettura integrale
Bridle, J., La nuova età oscura, NERO, Roma 2019 (solo i seguenti saggi: “Crepa”, pp. 9-26, e “Concorrenza”, pp. 241-267 + note pp. 296-297).
Zuboff, S., "You Are Now Remotely Controlled", The New York Times, January 24 2020.
Testi consigliati
BARTHES, Roland. Camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.
BOURDIEU, Pierre. La fotografia. Usi e funzioni sociali di un’arte media, Guaraldi, Rimini, 1972.
CARR, Nicholas. Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello, Raffaele Cortina, Milano, 2010.
CRARY, Jonathan. 24/7. Il capitalismo all’assalto del sonno, Einaudi, Torino, 2015 [2013].
DORFMAN, Ariel e MATTELART, Armand. Come leggere Paperino, Einaudi, Torino, 1972 [1971].
KELLY, Kevin. Quello che vuole la tecnologia, Codice, Torino, 2011.
HAN, Byung-Chul. Lo sciame. Visioni del digitale, Nottetempo, Roma, 2015.
HAN, Byung-Chul. Psicopolitica. Il neoliberismo e le nuove tecniche del potere, Nottetempo, Roma, 2016 [2015].
JENKINS, Henry. Cultura convergente, Apogeo, Milano, 2007.
LOVINK, G., Ossessioni collettive. Critiche dei social media, Università Bocconi Editore, Milano, 2016.
MANDER, Jerry. Quattro argomenti per eliminare la televisione, Dedalo, Bari, 1993.
MANOVICH, Lev. 2001, Il linguaggio dei nuovi media, Edizioni Olivares, Roma, 2002.
MCLUHAN, Marshall. Intervista a Playboy, Franco Angeli, Roma, 2013 [1969]
MOROZOV, Evgeny. L’ingenuità della rete. Il lato oscuro della libertà di internet, Codice, Torino, 2011
OUELLETTE, L., GRAY, J, Parole chiave per i media studies, Minimum Fax, Roma, 2018.
POSTMAN, Neil. Technopoly. La resa della cultura alla tecnologia, Bollati Boringhieri, Milano, 1993 [1992].
MULVEY, Laura. “Piacere visivo e cinema narrativo”, in Cinema e piacere visivo, Bulzoni, Roma, 2013 [1975], pp. 29-44.
POSTMAN, Neil. Divertirsi da morire. Il discorso pubblico nell’era dello spettacolo, Marsilio, Genova, 2003 [1985]
SRNICEK, N., Capitalismo delle piattaforme: Google, Facebook, Amazon e la nuova economia del web, Luiss University Press, Roma, 2011.
TURKLE, Sherry. Insieme ma soli. Perché ci aspettiamo sempre più dalla tecnologia e sempre meno dagli altri, Codice, Torino, 2012.
VIRILIO, Paul. Guerra & Cinema. Logistica della percezione, Lindau, Torino, 1996.
ZUBOFF, S., Il capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell'umanità nell'era dei nuovi poteri, Luiss University Press, Roma, 2018.
Immagine
TV Buddha, Nam June Paik, 1974
LINK: Come preparare l’esame di Comunicazione Digitale: Una guida strategica
Gli studenti sono invitati a realizzare un video digitale della durata massima di 300 secondi (5 minuti) adattando al formato video un passaggio a scelta di uno dei testi studiati durante il corso. Si raccomanda agli studenti di visualizzare in modo creativo uno dei concetti/temi esaminati. Per esempio:
- Il medium è il messaggio (Marshall McLuhan)
- La società dello spettacolo (Guy Debord)
- Simulacri (Jean Baudrillard)
- Sguardo maschile (Laura Mulvey)
- Codifica/Decodifica (Stuart Hall)
- Lo sguardo fotografico (Susan Sontag)
- Estetizzazione della politica; politicizzazione dell'arte (Walter Benjamin)
- Aura (Walter Benjamin)
- Premediazione (Richard Grusin)
- Rimediazione (Richard Grusin, David Jay Bolter)
- alt_right (Angela Nagle)
Il progetto multimediale può assumere una delle seguenti forme:
- video essay (illustrativo) (esempio)
- video clip (immagini + soundtrack)
- videoarte (montage, détournement)
- book trailer
- teaser
Un video essay ha una natura esplicativa, illustrativa e narrativa: in questo caso, si tratta di trasformare il passaggio di un'opera letta durante il corso. E' possibile usare una voice over (voce narrante) o meno.
Un video clip prevede il montaggio di immagini, sequenze e suoni, che accompagna in modo critico o creativo un brano musicale. Cfr. il video di The Disposable Heroes Of Hiphoprisy, "Television. The Drug of A Nation" (1991) oppure "The Revolution Will Not Be Televised" (1971) by Gil Scott-Heron (info qui).
A differenza di un video essay, un'opera di videoarte non ha una funzione esplicativa ma illustra in modo creativo una situazione, un tema, un fenomeno. Cfr. i TV commercials di Chris Burden realizzati tra il 1973-77/2000 oppure Television Delivers People (1973) di Richard Serra oppure ancora The Medium is The Medium (1969) dell'artista coreano Nam June Paik.
È possibile utilizzare testi e immagini, suoni e sequenze tratti da artefatti preesistenti, tra cui film, telefilm, cartoni animati, animazioni, materiali d'archivio, videoclip, music videos, videogiochi, pubblicità televisive e immagini digitali.
Ogni video dovrà essere accompagnato da un artist statement che presenta le seguenti caratteristiche:
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Titolo del progetto
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Nome e cognome dello studente, numero di matricola, data.
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Titolo del corso, nome del docente.
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Descrizione del progetto (500 parole in tutto)
Il video e il relativo artist statement vanno consegnati entro e non oltre le ore 24:00 del 18 maggio 2020 (non verranno accettati progetti dopo tale data).
Il video va salvato in formato .mp4, possibilmente in HD (1920 x 1080) o 4k (3840 × 2160) e inviato al docente (matteo.bittanti @ iulm.it) attraverso un servizio di file sharing come Dropbox, WeTransfer, Google Drive, etc. Dimensioni massime del file: 4 GB.
Non si accettano video salvati su flash drive, CD-ROM e altri supporti.
Criteri di valutazione, requisiti e informazioni importanti
I video saranno giudicati dal docente sulla base della loro qualità estetica e concettuale. Nello specifico, verranno considerati i seguenti criteri: ideazione, struttura, presentazione, originalità, creatività, impatto.
In che modo il video visualizza le idee espresse nel passaggio selezionato in termini di montaggio, continuità, coerenza, coesione?
Il progetto multimediale riceverà un punteggio compreso tra 0 e 3 punti, che integrano il voto dell'esame scritto obbligatorio (ma solo se lo studente ha ottenuto nello scritto un voto superiore al 18: in caso contrario, il punteggio ottenuto grazie al progetto multimediale non verrà considerato). Il punteggio ottenuto con il progetto multimediale non ha una scadenza.
I migliori video realizzati dagli studenti verranno condivisi successivamente sul canale Vimeo del docente.
I giudizi verranno comunicati in data 25 maggio 2020.
Il progetto deve essere realizzato personalmente e individualmente: è prevista una verifica orale nell'orario di ricevimento o in sede di registrazione.
Non è possibile modificare e/o ripresentare il progetto se non si ottiene la valutazione desiderata.
La valutazione dei progetti dell'Anno Accademico 2019-2020 può essere associata solo ai voti degli esami scritti dell'Anno Accademico 2019-2020 (ovvero, per gli studenti attualmente iscritti al primo anno).