Mass media, new media e società delle reti.
La comunicazione multimediale
Corso di Laurea in Comunicazione, Media & Pubblicità
IULM, Sede di Milano
Anno accademico 2017-2018
Matteo Bittanti
Trailer
Introduzione
Come si pronuncia?
Obiettivi formativi
“Mass media, new media e società delle reti. La comunicazione multimediale” esamina la relazione tra media, arte, cultura e società attraverso l’analisi e la discussione di alcuni testi seminali appositamente selezionati per stimolare, ispirare e provocare. Gli studenti apprenderanno che i media formano un complesso sistema di forze interconnesse all’interno del quale le innovazioni tecnologiche, le dinamiche economiche, i canoni estetici e le istanze etiche generano una dialettica irrisolta. Gli studenti acquisiranno strumenti utili per comprendere i processi di comunicazione, la costruzione dell’identità nonché i nuovi comportamenti sociali incoraggiati dalle nuove tecnologie. Il corso pone domande alle quali i partecipanti sono chiamati a rispondere. Le più importanti sono: Come usiamo i media? Come siamo usati dai media?
Programma
Il corso esamina alcuni concetti chiave nell’ambito dei media studies – tra cui medium, aura, spettacolo, tecnologia, sguardo, simulacro, utopia, controllo, sorveglianza e industria culturale – per mezzo delle cornici interpretative formulate da una gamma di studiosi tra il 1936 e il 2016. Oggetto dell’analisi sono i processi di produzione, distribuzione e consumo di contenuti e conoscenze, idee e immagini; il rapporto tra trasparenza e opacità; media, messaggi, messaggeri e metafore; l’ascesa delle industrie creative e culturali; effetti e influenze; lo statuto delle immagini nell’era analogica e digitale; interattività, multimedialità, socializzazione e performatività.
Metodi didattici
Il corso prevede una serie di lectures ed è integrato da discussioni, proiezioni di documentari, lungometraggi e cortometraggi. Al corso in presenza fisica è affiancato un ambiente e-learning di apprendimento online per la condivisione delle risorse e per la discussione in remoto dei temi affrontati. Ogni lezione introduce una specifica problematica attinente ai media, illustra la risposta formulata da uno studioso, e, al tempo stesso, ne testa l’efficacia introducendo nuove istanze che richiedono un attento scrutinio da parte degli studenti.
Possibili applicazioni delle competenze apprese
Completando con successo il corso, gli studenti acquisiranno competenze diversificate, tra cui la capacità di:
- Identificare ed analizzare alcuni temi chiave dei media studies;
- Comprendere alcuni aspetti fondamentali della relazione tra media, società, tecnologia e cultura;
- Riconoscere ed applicare approcci interpretativi efficaci per l’analisi di fenomeni complessi;
- Vagliare, gestire e ordinare vaste quantità di informazioni;
- Confrontare le differenti strategie retoriche adottate da differenti di autori;
- Applicare uno o più metodi di ricerca sui media per finalità critiche e creative;
- Individuare e rispettare le differenze di classe, gender e razza nei processi comunicativi;
- Modificare la propria “dieta mediale” laddove necessario;
- Progettare nuovi tipi di contenuti o modalità di accesso e distribuzione, facendo tesoro delle suggestioni offerte dagli autori discussi durante il corso;
- Prestare attenzione, formulare domande, cercare risposte, argomentare in modo convincente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L’esame verte sui testi e sugli argomenti affrontati nel corso e consiste in una prova scritta che mira a verificare l’effettiva comprensione dei concetti discussi durante il corso e la capacità degli studenti di applicare le conoscenze apprese.
La prova consiste in un test al computer a risposta multipla e domande chiuse della durata di trenta minuti. La prova si tiene in uno dei computer lab dell’università. Il punteggio massimo conseguibile è 30/30 (trenta trentesimi). (Risposta corretta: 1 punto; risposta errata/non data: 0 punti).
Durante la prova scritta – oltre agli appunti – è vietato l’uso di telefoni cellulari/smartphone e altri dispositivi elettronici: il ricorso a queste apparecchiature comporta l’immediato annullamento dell’esame. Prima di iniziare la prova scritta, borse, zaini, libri, laptop, cellulari, portafogli etc. degli studenti verranno collocati ai bordi dell’aula. Sono previste penalità per i candidati che comunicano tra loro durante la prova scritta: da un minimo di 2 punti fino alla sospensione da uno o più appelli.
LINK: Come preparare l’esame di Comunicazione Digitale: Una guida strategica
Orario ricevimento studenti
Il docente riceve gli studenti ogni lunedì dalle ore 14.00 alle ore 15.00 in IULM.
Si consiglia di prenotare sempre un appuntamento inviando un messaggio email.
Bibliografia
È disponibile una dispensa presso la Libreria LUMI della IULM che include tutti i testi previsti ad eccezione dei contributi di Walter Benjamin (L’opera d’arte nell’era della sua riproducibilità tecnica), Marshall McLuhan (Il medium è il massaggio, Intervista a Playboy) e Byung-Chul Han (Psicopolitica. Il neoliberismo e le nuove tecniche del potere), che vanno reperiti separatamente.
Testi obbligatori
- ADORNO, Theodor & HORKHEIMER, Max. “L'industria culturale” in Dialettica dell'Illuminismo, Einaudi, Torino 2010 [1944], pp. 126-180.
- BAUDRILLARD, Jean. “La precessione dei simulacri” in Simulacri e impostura. Bestie, beaubourg, apparenze e altri oggetti, Pgreco, Milano 2008 [1981], pp. 59-109;
- BAUDRILLARD, Jean. “America siderale” e “L’utopia realizzata?” in America, SE, Milano 2016 [1986], pp. 37-115.
- BENJAMIN, Walter, L’opera d’arte nell’era della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino 2011 [1936]. (lettura integrale)
- BERGER, John. Questione di sguardi, Il Saggiatore, Milano, 1998 [1972], capitolo 3 (il nudo femminile, pp. 47-66) + capitolo 7 (la pubblicità, pp.131-158).
- CRARY, Jonathan. 24/7. Il capitalismo all’assalto del sonno, Einaudi, Torino 2015 [2013], (Capitoli secondo e terzo, pp. 33-95).
- DEBORD, Guy. La società dello spettacolo, Massari, Viterbo 2002 [1967] (“La separazione compiuta”, “La merce come spettacolo”, pp. 51-74 + "Il tempo spettacolare", pp. 139-149).
- DORFMAN, Ariel e MATTELART, Armand. Come leggere Paperino, Einaudi, Torino 1972 [1971]. (selezione: Introduzione pp.11-23; Capitolo secondo "Dal bambino al buon selvaggio", pp. 45-60; Capitolo terzo "Dal buon selvaggio al sottosviluppato": pp. 61-87; Capitolo quinto "La macchina delle idee", pp. 108-131)
- ECO, Umberto, Apocalittici e integrati, Milano, Bompiani 2001 [1964], pp. 3-64 e 219-260.
- FLUSSER, Vilém. Per una filosofia della fotografia, Bruno Mondadori, Milano 2006 [1983], pp. 3-61.
- HALL, Stuart. “Codifica & decodifica del discorso televisivo” in Il soggetto e la differenza. Per un'archeologia degli studi culturali e postcoloniali, Meltemi, Roma 2006 [1980], pp. 33-50.
- HAN, Byung-Chul. Psicopolitica. Il neoliberismo e le nuove tecniche del potere, Nottetempo, Roma 2016 [2015]. (lettura integrale)
- MCLUHAN, Marshall. Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano 2005 [1964], pp. 1-57 e 66-84.
- MCLUHAN, Marshall. Il medium è il massaggio, Corraini, Mantova 2011 [1967] (pp. 1-160)
- MCLUHAN, Marshall. Intervista a Playboy, Franco Angeli, Roma 2013 [1969]. (pp. 13-73, no prefazione/postfazione)
- MULVEY, Laura. “Piacere visivo e cinema narrativo”, in Cinema e piacere visivo, Bulzoni, Roma 2013 [1975], pp. 29-44.
- POSTMAN, Neil. Divertirsi da morire. Il discorso pubblico nell’era dello spettacolo, Genova, Marsilio 2003 [1985] (selezione: Capitolo 1, "Il mezzo di comunicazione è la metafora" pp. 17-30; Cap. 2, "L'epistemologia dei mezzi", pp. 31-40; Capt. 6, "L'era dello spettacolo", pp. 103-120; Cap. 11, "La profezia di Huxley", pp. 182-190).
- SONTAG, Susan. Sulla fotografia, Einaudi, Torino 2004 [1977]. (“Nella grotta di Platone”, pp. 3-21 + “Vangeli fotografici”, “Il mondo dell’immagine”, pp. 99-156).
Testi consigliati
- BARTHES, Roland. Camera chiara, Einaudi, Torino, 1980.
- BENJAMIN, Walter, “Piccolo saggio sulla fotografia”, in L’opera d’arte nell’era della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino, 1966, pp. 59-78.
- BOLTER David Jay. GRUSIN Richard. Remediation. Competizione e integrazione tra media vecchi e nuovi, Guerini e Associati, Milano 2002.
- BOURDIEU, Pierre. La fotografia. Usi e funzioni sociali di un’arte media, Guaraldi, Rimini, 1972.
- CARR, Nicholas. Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello, Raffaele Cortina, Milano, 2010.
- KELLY, Kevin. Quello che vuole la tecnologia, Codice, Torino, 2011.
- HAN, Byung-Chul. Lo sciame. Visioni del digitale, Nottetempo, Roma, 2015.
- HAN, Byung-Chul. La società della trasparenza, Nottetempo, Roma, 2014 [2012]. (lettura integrale)
- JENKINS, Henry. Cultura convergente, Milano, Apogeo, 2007.
- MANDER, Jerry. Quattro argomenti per eliminare la televisione, Dedalo, Bari, 1993.
- MANOVICH, Lev. 2001, Il linguaggio dei nuovi media, Roma, Olivares, 2002.
- MOROZOV, Evgeny. L’ingenuità della rete. Il lato oscuro della libertà di internet, Codice, Torino 2011
- POSTMAN, Neil. Technopoly. La resa della cultura alla tecnologia, Milano, Bollati Boringhieri, 1993 [1992].
- TURKLE, Sherry. Insieme ma soli. Perché ci aspettiamo sempre più dalla tecnologia e sempre meno dagli altri, Codice, Torino, 2012.
- VIRILIO, Paul. Guerra & Cinema. Logistica della percezione, Lindau, Torino, 1996.
Immagine
Lee Friedlander, Florida, 1963 gelatin-silver print, 11 x 14 inches
Progetto finale opzionale
UTOPIA/ DISTOPIA
utopìa s. f. – 1. Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello; il termine è talvolta assunto con valore fortemente limitativo (modello non realizzabile, astratto), altre volte invece se ne sottolinea la forza critica verso situazioni esistenti e la positiva capacità di orientare forme di rinnovamento sociale (in questo senso utopia è stata contrapposta a ideologia). 2. estens. Ideale, speranza, progetto, aspirazione che non può avere attuazione.
distopìa s. f. [comp. di dis-2 e (u)topia]. – Previsione, descrizione o rappresentazione di uno stato di cose futuro, con cui, contrariamente all’utopia e per lo più in aperta polemica con tendenze avvertite nel presente, si prefigurano situazioni, sviluppi, assetti politico-sociali e tecnologici altamente negativi (equivale quindi a utopia negativa): le d. della più recente letteratura fantascientifica.
STATO: DEADLINE SUPERATA (15 maggio 2018)
DESCRIZIONE
Gli studenti possono produrre un video della durata massima di 300 secondi (5 minuti) sul tema dell'UTOPIA/DISTOPIA, declinandolo in una delle seguenti modalità:
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UTOPIA
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DISTOPIA
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UTOPIA vs. DISTOPIA
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UTOPIA & DISTOPIA
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UTOPIA > DISTOPIA
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UTOPIA < DISTOPIA
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UTOPIA = DISTOPIA
La domanda a cui il video tenterà di rispondere è: "Viviamo in uno scenario mediale utopico, distopico oppure utopico e distopico insieme? Perché?"
REQUISITI
Il progetto multimediale può assumere una delle seguenti forme:
- video essay (illustrativo) (esempio)
- video clip (immagini + soundtrack)
- videoarte (montage, détournement)
Un video essay ha una natura esplicativa e narrativa: lo studente prende in esame uno o più testi per illustrare una tesi (per es. viviamo in uno scenario distopico perché la società dello spettacolo ha ormai avuto il sopravvento; viviamo in uno scenario utopistico perché i new media offrono alle masse la possibilità di interagire direttamente e democraticamente nei processi comunicativi)
Un video clip prevede il montaggio di immagini, sequenze e suoni. Può illustrare in modo critico o creativo un brano musicale. Per esempio, è possibile produrre un nuovo video tratto dal celebre brano di Disposable Heroes Of Hiphoprisy, "Television. The Drug of A Nation" (1991) oppure The Revolution Will Not Be Televised (1971) by Gil Scott-Heron (info qui).
A differenza di un video essay, un'opera di videoarte non è esplicativa, ma fornisce un commento a una determinata situazione, fenomeno o istanza. Si considerino i TV commercials dell'artista performativo americano Chris Burden realizzati tra il 1973-77/2000 oppure Television Delivers People (1973) di Richard Serra oppure ancora The Medium is The Medium (1969) dell'artista coreano Nam June Paik.
Si raccomanda agli studenti di utilizzare nel video uno o più concetti/temi esaminati durante il corso. Per esempio:
- Il medium è il messaggio (Marshall McLuhan)
- La società dello spettacolo (Guy Debord)
- L’era dei simulacri (Jean Baudrillard)
- Lo sguardo maschile (Laura Mulvey)
- Modalità di decodifica (Stuart Hall)
- Lo sguardo fotografico (Susan Sontag)
- Estetizzazione della politica; politicizzazione dell'arte (Walter Benjamin)
- ...
È possibile utilizzare testi e immagini, suoni e sequenze tratti da artefatti preesistenti, tra cui film, telefilm, cartoni animati, animazioni, materiali d'archivio, videoclip, music videos, videogiochi, pubblicità televisive e immagini digitali.
Ogni video dovrà essere accompagnato da un artist statement che presenta le seguenti caratteristiche:
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Titolo del progetto
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Nome e cognome dello studente, numero di matricola, data.
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Titolo del corso, nome del docente.
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Descrizione del progetto (500 parole in tutto)
CRITERI
I video verranno giudicati dal docente sulla base della loro qualità estetica e concettuale - fattori chiave: ideazione, struttura, presentazione, originalità, creatività, impatto.
Quali idee esprime il video? Come le esprime, in termini di montaggio, continuità, coerenza, coesione?
Si noti che questo progetto opzionale è indipendente da quello del corso di Web Design del Prof. Cellario.
Il progetto deve essere realizzato personalmente e individualmente (è prevista una verifica orale in sede di registrazione del voto).
Non è possibile modificare e riconsegnare un progetto se non si ottiene la valutazione desiderata.
VALUTAZIONE
Il progetto multimediale riceverà un punteggio compreso tra 0 e 3 punti, che andranno ad integrare il voto dell'esame scritto obbligatorio.
I migliori video realizzati dagli studenti verranno condivisi successivamente su Vimeo dal docente.
I giudizi verranno comunicati in data 22 maggio 2018.
INFORMAZIONI IMPORTANTI & PUNTEGGI
Il video e il relativo artist statement vanno consegnati entro e non oltre le ore 24:00 del 15 maggio 2018 (non verranno accettati progetti dopo il 15 maggio 2018).
Il video va salvato in formato .mp4, possibilmente in HD (1920 x 1080) e inviato al docente ([email protected]) attraverso un servizio di file sharing come Dropbox, WeTransfer, Google Drive, etc. Dimensioni massime del file: 2 GB.
Non si accettano video salvati su flash drive, CD-ROM e altri supporti.
La valutazione dei progetti 2017/2018 può essere associata solo ai voti degli esami scritti a.a. 2017/2018 (ossia, per studenti attualmente al Primo anno).
Nella cartella sottostante sono stati caricati alcuni esempi.
(nota bene: i video seguenti sono in bassa risoluzione, per i limiti della piattaforma che consente un massimo di 100 MB).