"Nessuna sorpresa: il nuovo Kindle Paperwhite di Amazon conferma numerose previsioni di Marshall McLuhan in merito al futuro del libro e della lettura, previsioni che avevo discusso in un saggio del 2011. Detto altrimenti, per capire la strategia di Bezos occorre rileggere opere seminali come La galassia Gutenberg, Gli strumenti del comunicare e, soprattutto Il medium è il massaggio. Parola di Matteo Bittanti.
Per esempio, in un articolo intitolato "Education in the Electronic Age" (1970), il teorico canadese scriveva:
Il futuro del libro fuori e dentro le scuole coincide con la sua trasformazione in servizio. Useremo il telefono, o altri strumenti, per comunicare il nostro interesse per un determinato argomento, per esempio la "storia dell'aritmetica egiziana", e le nostre competenze - un po' di sanscrito, parecchio francese, questo e quello e quindi chiederemo se, "cortesemente, possiamo ricevere le ultime notizie in materia". Nel giro di un'ora circa, riceveremo un pacchetto che contiene gli ultimi studi nell'ambito dell'aritmetica egiziana provenienti da tutte le riviste accademiche del mondo, e personalizzate sulla base delle nostre esigenze e competenze. Xerox rende obsoleta l'idea dei libri di massa, identici per tutti, nonché la pratica di uscire di casa per comprarne uno. Xerox trasforma il libro in un'industria di servizi, fatta su misura, customizzabile. (McLuhan, 1970, enfasi aggiunta)
Basta sostituire "Amazon" a "Xerox" per "aggiornare" McLuhan. Il 6 settembre 2012, durante la presentazione dei nuovi Kindle, il CEO di Amazon Jeff Bezos ha dichiarato: "La gente non vuole più gadget, la gente vuole servizi e il Kindle Fire è un servizio" (enfasi aggiunta). Rotman Epps, analista presso Foorester Research ha dichiarato a CNET che "I servizi si collocano al centro delle piattaforme e le piattaforme promuovono i servizi di Amazon: un circolo virtuoso che consente ad Amazon di conquistare una fetta sempre più consistente dei portafogli dei clienti". I libri sono un servizio. Come la musica, il cinema, la televisione e i videogiochi. I libri sono bit. Il medium è il messaggio.
Qualche mese fa, John Walkenbach aveva pronosticato un Kindle a costo zero per l'agosto 2012. La sua previsione si è dimostrata errata: per quanto il prezzo del dispositivo sia in caduta libera dall'introduzione del primo modello, l'e-reader di Amazon non è ancora offerto in "omaggio" agli abbonati del servizio Prime. Molti - compreso il sottoscritto - ritengono che il fenomeno sia inevitabile. Hardware "gratis" ai clienti hard-core, contenuti digitali in abbonamento. E' chiaro che le tattiche spregiudicate di Amazon hanno come unico obiettivo quello di fare piazza pulita della concorrenza per ottenere una posizione di assoluto monopolio. Amazon non vende dispositivi tecnologici. Amazon vende servizi.
C'è un secondo aspetto del Kindle di ultima generazione che conferma le previsioni di McLuhan circa il futuro della lettura. Negli anni Sessanta, l'autore di Understanding Media era affascinato dal concetto di speed reading, lettura veloce. Nell'imprescindibile Marshall McLuhan: The Medium and the Messenger di Philip Marchand leggiamo che nel 1967, McLuhan partecipa con entusiasmo a un seminario sulla lettura veloce, l'Evelyn Wood Dynamics Course - il figlio Eric sarebbe diventato istruttore presso il medesimo istituto. Se l'era contemporanea - in questo caso, la fine degli anni Sessanta - è contraddistinta dall'accelerazione di ogni aspetto della vita quotidiana, la lettura veloce non può che rappresentare il modello di consumo cognitivo privilegiato del testo scritto, conclude McLuhan, La lettura veloce - aggiunge il teorico canadese - rivela pattern, fenomeni, traiettorie anziché semplici dati. Un tema che esamineremo in dettaglio nelle prossime settimane.
C'è di più. Uno degli aspetti più affascinanti del nuovo Kindle Paperwhite è l'opzione Time to Read, che consente al dispositivo elettronico di misurare il nostro ritmo di lettura e informarci di quanti minuti mancano alla conclusione di un capitolo, saggio o articolo.
Le implicazioni sono considerevoli. In primo luogo, mentre noi leggiamo il testo elettronico, il dispositivo ci "legge". Detto altrimenti: Kindle - e per la transitiva, Amazon - non conosce semplicemente chi legge cosa. Amazon/Kindle sa come leggiamo. L'occhio invisibile dello schermo ci scruta, ci osserva, ci esamina in tempo reale. Prevedo che i Kindle prossimi venturi saranno in grado di riconoscere possibili difficoltà di comprensione del testo da parte del lettore: se il nostro sguardo si sofferma per più di qualche secondo su una parola o termine o paragrafo, un bot si attiverà automaticamente per fornire la definizione del termine o addirittura parafrasare l'intero passaggio, modello Pop-Up Video di MTV - in altre parole, l'e-reader potrebbe diventare un mentore. La trasformazione dell'oggetto tecnologico da strumento ad assistente è inevitabile, come conferma il recente Robot & Frank. Da sempre il cinema sci-fi prefigura scenari futuri, cfr. Minority Report: il futuro descritto da Steven Spielberg nel 2002 è il nostro presente.
Il prototipo di questo servizio futuro esiste già e si chiama X-Ray for Books, un'opzione che fornisce all'utente maggior informazioni su personaggi, luoghi e altri elementi menzionati in un libro o articolo con la semplice pressione del dito sullo schermo. La letturadigitale è rizomatica per definizione. Un'applicazione diretta del concetto di transmedia ma anche dell'approccio centrifugo alla lettura descritto da Kevin Kelly. In altre parole, X-Ray for Books contestualizza il libro, mettendolo in relazione ad altri elementi finzionali o "reali". Si tratta, a ben vedere, dell'applicazione diretta delle teorie sull'intertestualità di Julia Kristeva elaborate negli anni Sessanta.
Traducibile in italiano come "tempo di lettura" ma anche "E' ora di leggere", Time to Read presenta ulteriori implicazioni. In primo luogo, trasforma la pratica di lettura in una competizione, in un videogame. Nel momento in cui posso visualizzare il tempo impiegato per completare la lettura della Fenomenologia dello Spirito di Hegel, per esempio, e confrontarla a quella di amici lettori - ma anche perfetti sconosciuti - introduco un elemento agonistico inedito. In altre parole, ludicizzo la lettura. Con conseguenze prevedibili e imprevedibili. Consideriamo brevemente un fenomeno analogo in un contesto differente. In ambito videoludico, il termine speedrunning indica il completamento di un videogame nel minor tempo possibile. Come ci ricorda Wikipedia,
"Coloro che si dedicano a questa pratica sono chiamati speedrunner e, di solito, realizzano gli speedrun registrando le proprie partite e rilasciandole sotto forma di video per poter provare la loro impresa. Di solito per effettuarli i giocatori sfruttano tecniche particolari (come nel caso del rocket jump negli sparatutto in prima persona) o addirittura dei "bug" o "glitch" che permettono una maggiore velocità." (Wikipedia)
La pratica dello speedrunning introduce un nuovo modo di apprezzare il videogame che coincide con l'accelerazione della navigazione negli/degli spazi virtuali. Per definizione, lo speedrunning è possibile solo in videogiochi che non prevedono di default una competizione a tempo, per esempio, i racing games. Al pari di altre dinamiche di transgressive play - per usare il termine usato da Katie Salen ed Eric Zimmerman in Rules of Play (MIT Press, 2004) - l'appeal dello speedrunning consiste nel sovvertire le regole di funzionamento del gioco e le modalità di fruizione definite a monte dal game designer.
Prevediamo che l'opzione Time to Read di Kindle favorirà l'avvento di una sottocultura di "runners" testuali che divorano, letteralmente, il testo scritto, "correndo" tra le pagine in modo furioso. Al pari dello speed-running, lo speed-reading ha poco a che fare con la "comprensione" e la "ritenzione" del testo. Lo stesso McLuhan, ci ricorda Marchand, non si era fatto grandi illusioni sulla capacità del nostro cervello di processare un grande numero di informazioni a ritmi sempre più accelerati. Lo speed-reading è utile solo per leggere junk mail, spazzatura. Si consideri questo passaggio:
"Occasionally, [McLuhan] astonished colleagues with claims that he could read 1,500 pages of Milton's Paradise Lostin five minutes. In a more candid frame of mind, he later confessed to a friend that although he took speed-reading seriously when he first attempted it, in the end he found it useful just for reading junk mail." (Marchand, 138)
Concludiamo con un'altra gemma di McLuhan. Nel 1967, l'autore di The Medium is the Massage rivela, tra il serio e il faceto, le proprie abitudini di lettura, affermando che "legge solamente con la mano destra":
"There is an enormous redundancy in every well-written book. With a well-written book I only read the right-hand page and allow my mind to work on the left-hand page. With a poorly written book I read every word." (trad.: "I libri ben scritti presentano notevoli livelli di ridondanza. Quando m'imbatto in un libro ben scritto, leggo solo la pagina di destra per consentire alla mia mente di lavorare su quella di sinistra. Quando m'imbatto invece in un libro mal scritto, leggo ogni parola")
Il nuovo Kindle facilita questa dinamica. Come si legge sulla pagina di Amazon, leggere libri con una mano sola oggi è ancora più semplice. Dato che il Kindle rende del tutto ridondante la distinzione tra "pagina di destra" e "pagina di sinistra" in futuro potremo configurare il nostro dispositivo in modo da visualizzare solo le pagine pari o quelle dispari, emulando lo stile di lettura di McLuhan. Mano destra: pagine pari, mano sinistra: pagine dispari.
Il Kindle di McLuhan è stato immaginato dall'artista americano Peter Baldes con la serie Hypertemporal Animations. Nell'aprile 2008, ha scannerizzato e "rimontato" The Medium is the Massage. Il risultato lo potete vedere, pardon, leggere, qui.
Buone letture." (Matteo Bittanti, WIRED)
Articolo collegato: Il Kindle di McLuhan (2011)