Photo credit: Bruce Sterling. European Graduate School,www.egs.edu/, Photograph by Hendrik Speck,www.hendrikspeck.com/, Source: www.flickr.com/photos/hendrikspeck/
"Sensazionale come sempre, Bruce Sterling racconta l'Italia di oggi sulla madre di tutti i bullettin board, The Well, contrazione di Whole Earth 'Lectronic Link, che dal 1985 celebra l'idea stessa di "intelligenza collettiva". Scrittore, futurologo, collaboratore di WIRED, Sterling risiede a Torino dal 2007. Il paragrafo sul Belpaese, che commentiamo di seguito, fa parte dell'affascinante conversazione con Jon Lebkowsky sullo Stato del Mondo nel 2012. Le parole chiave usate da Sterling per spiegare la situazione italiana in un post intitolato "Future Change as Seen by Italy"del 5 gennaio 2012 sono cinque: "Crisi", "Macchina del Fango", "Casta", "Europa" e "Immigrati illegali".
Partiamo dalla "Crisi". Secondo Sterling, la crisi economica globale ha finito per convergere con le crisi locali, persistenti e permanenti che affliggono il Belpaese da tempo immemore, fino a raggiungere le dimensioni di una meta-Crisi, un'uber-Crisi che presenta implicazioni esistentiali, ontologiche, escatologiche. Il problema è di grave entità dato che non lascia spazio a vie d'uscita, alternative e soluzioni. Usata come smartbomb letterale, la parola "Crisi" distrugge ogni possibile conversazione, annulla ogni speranza, acquista una valenza trascendentale. Produce effetti dirompenti. La "Crisi", scrive Sterling, è "paragonabile agli "Anni di Piombo", intesi più come narrazione - o, meglio, micronarrazione, in senso lyotardiano - che come periodo storico definito - gli anni Settanta. Non esiste infatti una Realtà condivisa. Al contrario, una moltitudine di narrazioni competono tra loro per definire la situazione contingente. "Crisi" è il mega-racconto dominante . "Crisi" è "un atteggiamento sociale negativo usato per spiegare ogni sventura", dalle inefficienze del sistema ferroviario all'isteria dei gatti. "La 'Crisi' ha alti e bassi, ma domina ogni discorso". In effetti, vista da qui (San Francisco, ma la mia percezione è filtrata dal New York Times e dal Guardian - è assolutamente inutile tentare di comprendere la situazione leggendo i media locali, anzi, è il modo migliore per disinformarsi), l'italia mi ricorda gli sparatutto Irem per Super NES dei primi anni novanta, tipo R-Type, il cui scrolling orizzontale inevitabilmente scattoso era intervallato da rari momenti di fluidità. Fuor di analogia: la tesi di Sterling è che in Italia, la "Crisi" dominante è intervallata da occasionali momenti di ottimismo. Ergo: se si vuole cambiare il paese, occorre cambiare retorica - il modo di descrivere l'esistente. Per il momento, cul-de-sac.
"Macchina del Fango" ("The Mud Machine") è il termine usato per definire l'impero mediale di Berlusconi, espressione di un'ideologia dittatoriale nel contesto softcore italiano. Molti osservatori hanno rimarcato il genio di Berlusconi nel sopprimere le più elementari libertà di espressione e di pensiero mantenendo un'apparenza di legalità e promettendo tette & culi per tutti. Tra gli altri, il filosofo Slavoj Zizek, per il quale l'Italia rappresenta un sofisticato laboratorio creativo di manipolazione delle coscienze ("Italy is our ominous future", ha scritto nel suo ultimo saggio). Il funzionamento della "Macchina del Fango" è semplicissimo e, per questo, geniale. La tesi fondamentale, scrive Sterling, "È che in Italia tutto è inutile e corrotto, quindi non vale la pena di preoccuparsi". La logica, perversa ma di grande appeal sulle masse, è riassumibile in questi termini: "Chiunque sarebbe felice di prendere parte a orgie con prostitute musulmane senza diritto di soggiorno, quindi perchè lamentarsi? Fatevi gli affari vostri". Sterling conclude che la "Macchina del Fango funziona alla perfezione perché gli italiani sono particolarmente cinici nei propri confronti". Dato che "nessuno vuole fare la figura dell'idiota, tutti finiscono per farsi vittimizzare". In altre parole: gli italiani amano piangersi addosso, ma nessuno si sporca le mani per cambiare lo status quo. Perché in fondo la situazione gli fa comodo. Sterling scrive che la "Macchina del Fango" trascende il Berlusconismo. Ovvero: non è un'invenzione di Berlusconi, ma è una caratteristica essenziale dell'italianità. Ergo, "È tutt'ora in grande forma e funziona a prescindere da Berlusconi. Nella misura in cui le ballerine dalle gambe lunghe continuano a sculettare in televisione, il meccanismo produce soldi a palate". Berlusconi passa, ma la "macchina del Fango" è qui per restare. E i fanatismo religioso con cui gli italiani seguono i reality TV-show conferma le tesi di Sterling. Cul-de-sac.
Che l'Italia sia una gerontocrazia è una scoperta relativamente recente per gli italiani, scrive Sterling. "La gente ha improvvisamente compreso che il paese è controllato da un'elite incredibilmente vetusta e i giovani non riescono a trovare un lavoro o una casa. "Casta" è il termine usato per indicare il sistema politico e sociale che mantiene il paese in uno stato di paralisi economica e culturale.L'Italia è un paese per vecchi. "Sfortunatamente per i giovani, la vecchia guardia vota regolarmente e non vota contro se stessa". Ergo, impasse. Impasse permanente. L'Italia come il Giappone, è incapace di rinnovarsi. Non produce "sangue fresco", ma raggrumato. Conclusione: "Gerontocrazia in azione, e la situazione è destinata a peggiorare. L'Italia ha un governo 'tecnocratico di emergenza, ma sono tutti vecchi". Cul-de-sac.
L'Europa vista dall'Italia è "differente da quella di altre nazioni, se non altro perchè l'Europa è governata assai meglio dell'Italia. Se L'italia non fosse stata tra i paesi fondatori dell'Unione Europea, oggi non verrebbe ammessa, perchè l'Italia è troppo decadente e fragile per rispettare gli standard minimi," scrive Sterling. A ben vedere, l'Europa rappresenta l'unica speranza di salvezza. Abbandonato al suo destino, il Belpaese finirebbe per collassare rapidamente. Gli italiani non sono in grado di salvare l'Italia. "Forse l'"Europa" risolverà la "Crisi" senza che gli italiani debbano muovere un dito, e, wow, sarebbe davvero il massimo". Per il momento, cul-de-sac.
"Immigrazione illegale" è l'ultimo termine chiave usato da Sterling per spiegare agli americani - e al mondo connesso - l'Italia contemporanea. "Ci sono un sacco di immigrati illegali in Italia - osserva Sterling - e provengono tutti da posti orribili che sono stati visitati dai soldati italiani, tipo Libia e Somalia.". Gli immigrati extra-comunitari si aggiungono agli immigrati interni, provenienti dall'Italia meridionale, che sono "considerati altrettanto tossici". "Di tanto in tanto, ondate di immigrati arrivano in Italia perchè i droni della NATO hanno fatto messo a ferro e fuoco qualche luogo e la situazione si fa intensa". I reazionari vorrebbero spazzare via gli immigrati non graditi, ma "La società è troppo vecchia e statica per imbracciare una scopa". Solo i clandestini vengono respinti al mittente. Fortunatamente, conclude Sterling, "Basta dare un'occhiata a qualsiasi scuola elementare italiana per concludere che la prossima generazione sarà multi-razziale e multi-etnica. È solo questione di tempo".
Da parte nostra, non ci resta che auspicare che una nuova generazione multi-etnica e multi-razziale spazzi via la "Casta", risolva la "Crisi" e crei una nuova visione per l"'Europa". Condivido pienamente l'ottimismo del futurologo texano e, da novello pre-cog in ammollo, posso vedere che in quella scuola elementare oggi studia una ragazzina nata in Italia, ma la cui famiglia proviene dall'Etiopia, che, tra vent'anni, guiderà l'Italia fuori dal pantame, nel ruolo di Presidentessa del Consiglio. È solo questione di tempo.
Qui potete leggere l'intera conversazione. Oltre al testo di Sterling, di particolare interesse sono i commenti dei membri di The Well, alcuni dei quali associano la crisi italiana alla nuovo crollo dell'Impero Romano, intesa come Mondo Occidentale di stampo Capitalistico. Altri citano Cavour in relazione ai cambiamenti sistemici necessari per superare l'impasse." (Matteo Bittanti, WIRED)
PS
Le ultime statistiche sull'Italia fornite dall'ISTAT nell'ambito della ricerca NOI, Italia (2011) confermano l'analisi di Sterling. Ecco alcuni dati significativi.
It s funny how car ownership used to be an indicator of wealth and status.
It has now become an indicator of a a crisis: a cultural crisis, an environmental crisis, an health crisis, a mobility crisis - among other things.
More than 30 millions of Italian travel every day, 40% by car = disaster.
Fun fact: Italy has both the highest ratio of car ownership ratio per capita and one of the lowest rates for cultural consumption per family in Europe.That says it all.
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